
Nell’opera del toscano Fibonacci viene riportato anche un interessante studio sul numero zero. È interessante notare che in sanscrito lo zero veniva chiamato ‘sunya’ che significava ‘il vuoto’. Quando il sistema numerico passò alla cultura araba lo zero prese il nome di ‘as-sifr’, termine inteso esattamente nelle medesima accezione.
Fibonacci latinizzò nel suo trattato il termine ‘as-sifr’ in ‘zephyrum’.
Successivamente la parola si deformò in ‘zefiro’ e, infine, ‘zero’ nella parlata veneziana. Ma ci fu anche un altro filone etimologico che condusse in Italia al termine meno specifico ‘cifra’. In inglese la parola ‘cipher’ significa proprio ‘zero’.
Curiosità nata dal libro Sono il numero 1 di Anna Cerasoli (pag.98): Lo zero è un vento ... perchè deriva dalla parola zefirus che era proprio il nome di un venticello